lunedì 16 luglio 2012

ODE ALLA VITA

A chi non è mai capitato di imbattersi in questi bellissimi versi, che i più attribuiscono a Pablo Neruda? Forse in pochi non conoscono ancora quest'ode, ma questo non vuol dire che tutti gli altri riescano sempre a vivere ispirandosi ad essa! Ecco perché io la tengo in bella vista a casa, per poterla rileggere ogni tanto, e oggi ho deciso di postarla anche sul mio blog. Ode alla vita non  è soltanto, come può sembrare, un invito a vivere in maniera appassionata e istintiva, senza farsi frenare dalle paure, dalle abitudini e dalle convenzioni sociali; ma è anche un monito a  'coltivarsi': a migliorarsi leggendo, ascoltando musica, viaggiando; ed infine, un invito ad essere costanti e a non mollare nei momenti di difficoltà: la felicità è frutto di un 'lavoro' paziente e fiducioso. Insomma, mi sembra una miniera ricca di saggezza, a cui attingere nei momenti di difficoltà e non solo!


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.


Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'

piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.


Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.


Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.


1 commento:

  1. La vita,in genere, viene vissuta seguendo gli esempi delle persone più vicine: familiari,conoscenti e amici.Almeno finché non si hanno nuove e diverse opportunità di confronto delle idee,dei convincimenti,dei principi.Purtroppo le esperienze sono sempre personali e non demandabili.

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