mercoledì 5 dicembre 2012

AVERE TRENT'ANNI

Forse oggi a trent'anni ci è negata 'la cima della montagna' di cui parlava Oriana; ne dobbiamo fare ancora di cammino per avere le idee chiare, soprattutto sul futuro... Ma questo testo rimane di grande poesia e lo dedico a tutti i miei coetanei, con l'augurio di viverli sempre appieno questi nostri anni!  

"Io mi divertivo ad avere trent'anni, io me li bevevo come un liquore i trent'anni. Sono stupendi i trent'anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatre, i trentaquattro, i trentacinque!
Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l'angoscia dell'attesa, e non è cominciata la malinconia del declino. Perché siamo lucidi, finalmente, a trent'anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti; se siamo atei siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c'è nulla di male ad amarci se c'incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell'olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi.
Siamo un campo di grano maturo a trent'anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. E' viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più.
Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui scenderemo un po' ansimanti e tuttavia freschi. Non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e avanti e meditare sulla nostra fortuna..."


Oriana Fallaci

mercoledì 21 novembre 2012

THE BIG COUNTDOWN

CI SIAMO: MANCA UN MESE ALLA FINE DEL MONDO! Almeno questo è quello che sostengono gli interpreti catastrofisti della ben nota profezia Maya, escludendo l'idea che la fatidica data del 21 dicembre 2012 possa invece segnare l'avvento di una nuova era, quella dell' Acquario, caratterizzata da una maggiore spiritualità.

Ebbene, ammettiamo per un attimo che questa ipotesi sia vera, che ci restino cioè solamente 30 giorni da vivere ancora su questo pianeta... no, pensateci sul serio... come cambierebbe l'ordine delle nostre priorità? Come affronteremmo il quotidiano di questi ultimi scampoli di esistenza? Come ci relazioneremmo a chi ci sta intorno, ai nostri cari, ai nostri amici, ma anche ai nostri colleghi di lavoro, sapendo che da qui a breve "chi si è visto, si è visto" e arrivederci a mai più?!

Beh, direi che l'idea di questa spada di Damocle che starebbe per abbattersi su di noi ci offre una grande possibilità, ovvero quella di provare a vivere finalmente dando senso ad ogni giorno, ad ogni ora, ad ogni istante; vivere senza rimandare a domani un gesto, un grazie, un ti amo, un ti voglio bene, e perché no, anche un bel vaffa... che abbiamo trattenuto a lungo!

Incuneandosi nell'abitato, Tullio Cralli (Futurista)

Sapere che 'THE BIG COUNTDOWN' è inesorabilmente iniziato, non può non farci mettere da parte l'orgoglio e chiamare un amico o un parente, col quale abbiamo tagliato i ponti, per riconciliarci; non può non farci spegnere la televisione o il pc per uscire a guardare il sole e respirare il mare; non può non farci venire voglia di amare, baciare, abbracciare come se volessimo farne il pieno per l'eternità!

E allora, non importa se la profezia catastrofista dei Maya non è vera, non importa se il 25 dicembre saremo ancora tutti qui sulla Terra a festeggiare di nuovo Natale, e se passata la paura della fine del mondo torneremo ancora a parlare di spread e di nuove elezioni politiche: usiamo questo mese per vivere in modo nuovo!! anzi, usiamo questo mese per imparare di nuovo a vivere, senza troppe sovrastutture, senza calcoli, senza falso orgoglio, rendendo prioritario ciò che davvero lo è!

Forse può essere davvero questa la miccia che innescherà la nuova era: l'esplosione di un'umanità nuova, contagiosa, capace di dare valore alle cose che contano davvero!

Facciamo girare e BUON COUNTDOWN A TUTTI! 

Francesca 

mercoledì 14 novembre 2012

E' IL MOMENTO DEL FARE

In questo piccolo spazio virtuale, non è mai entrata in maniera diretta la politica. Oggi però voglio fare una breve riflessione sul momento che stiamo attraversando e sul clima politico che si respira nel nostro Paese: oggi più che mai contano le azioni, quello che si fa, piuttosto che i discorsi e i grandi ideali. In un momento di crisi globale come quello che stiamo attraversando, non servono gli slogan ad effetto o i grandi proclami: quello che serve è rimboccarsi le maniche, tutti, e agire, a partire dai piccoli gesti del quotidiano, per arrivare alle grandi operazioni per cambiare veramente il sistema paese. 

Non mi affascinano i grandi oratori, quelli che accendono le folle con i loro monologhi e le loro battute di spirito. Preferisco la pacatezza di chi ha ben chiaro il suo programma di azione, la linea da seguire, e non mira a stupire l'uditorio a tutti i costi o a schiacciare verbalmente il suo avversario. 
La concretezza vs il sensazionalismo.

E a questo proposito, voglio citare le parole di Gandhi, a sua volta citato da Laura Puppato nel recente confronto politico per le primarie del centrosinistra: 

"I pensieri sono perle false se non si traducono in azione". 

 Dovrebbe diventare il nostro mantra!

domenica 4 novembre 2012

A VOLTE BASTA UN ISTANTE

Ci affanniamo una vita a capire il senso delle cose, a ricercare l'essenziale, ad indagare il nostro animo per avere le risposte e poi basta un episodio, un incontro, un frangente e la verità si svela nella sua nudità, a volte dura, a volte elementare, e a noi non resta che accoglierla e farla nostra. Molto spesso sono i dolori e le sofferenze più grandi a spalancarci gli occhi sulla verità, e forse proprio per questo diventano meno duri da sopportare, perché ne comprendiamo quasi la necessità per la nostra vita, per la nostra evoluzione come esseri umani.

Non mi interessa qui raccontare le verità che ho appreso dalle mie sofferenze, ma mi piace citare, su questo tema, uno degli incipit secondo me più riusciti della letteratura contemporanea; è l'incipit di Shantaram, di Gregory David Roberts, un romanzo meraviglioso che mi è stato donato e per questo è ancora più prezioso.

Ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare
quello che so dell'amore, del destino e delle scelte che si fanno nella vita.
Per capire l'essenziale, però mi è bastato un istante, mentre mi torturavano 
legato ad un muro. Fra le urla silenziose che mi squarciavano la mente
riuscii a comprendere che nonostente i ceppi e la devastazione del mio corpo
ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando
oppure di perdonarli. Non sembra un granché, me ne rendo conto. Ma
quando non hai altro, stretto da una catena che ti morde la carne, una libertà 
del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilità. E la scelta che fai, 
odio o perdono, può diventare la storia della tua vita.                            
                               

Quando si dice che il pensiero rende liberi...

venerdì 5 ottobre 2012

RITORNANO LE MIE LEZIONI DI YOGA!

Finalmente ritornano le mie lezioni di Hatha Yoga! Chi ha detto che facciano bene solo agli allievi?! Insegnare per me è estremamente benefico: mi piace, mi fa sentire utile e mi 'centra', perchè mi induce a studiare e ad essere ancora più disciplinata nella mia pratica. Inoltre, il rapporto con gli allievi è uno scambio reciproco di energia, dal quale ognuno esce sempre arricchito.

Vi aspetto dunque, per chi vorrà, ogni lunedì e mercoledì mattina alle 9.00 presso lo Ials, via Cesare Fracassini, 60 - Roma.

Buona pratica a tutti!! 

Francesca

martedì 11 settembre 2012

E' ARRIVATO SETTEMBRE: BUON ANNO!

Fin da bambina ho sempre amato il mese di settembre. Sì è vero, si tornava a scuola, ma questo voleva dire anche rincontrare gli amici salutati a giugno, e riprendere gli allenamenti sportivi in palestra. E poi il primo mese autunnale segnava anche il ritorno del campionato di calcio, il rito domenicale delle partite (prima che venissero spalmate su tutti i giorni della settimana) e pure l'avvio dei palinsesti televisivi, con tutti quei programmi che durante l'afa d'agosto ti erano mancati un po'... Così anche oggi, che le vacanze estive non durano  più tre mesi, e al rientro non mi aspettano compiti in classe e interrogazioni, settembre rappresenta per me il momento dell'avvio di tutte le attività, della ripresa del lavoro e dei propositi per i mesi a venire. Ecco perché a buon diritto mi piace considerarlo come il vero Capodanno, e desidero augurare ad ognuno di voi un proficuo anno lavorativo, ma soprattutto un anno di intensa crescita personale: BUON ANNO A TUTTI!!


Francesca

venerdì 10 agosto 2012

BEATO A CHI TI PUGLIA

TAPPA OSTUNESE

Sbarca nella città bianca pugliese il recital di e con Savino Zaba, artista poliedrico di origini cerignolane. Savino, conduttore radiofonico e televisivo, si mette in gioco in questa nuova veste di attore e cantante, portando in scena aneddoti della sua Puglia e alcune delle più belle canzoni tradizionali pugliesi. In questo viaggio Zaba non è solo, ma ha scelto di farsi accompagnare da una band di musicisti straordinari (Saverio Gerardi alla batteria, Kosta Ladisa al sax, Toto Ielasi al basso e Luciano Zanoni alle tastiere) e da una cantante eccezionale, proprio ostunese, dalla voce sofisticata e dalle sonorità jazz: Amalia Grè.


A me l'onore di far parte di questo spettacolo, in quanto anch'io pugliese doc, nelle vesti di DanzAttrice: infatti, danzo sulle note delle pizzica e non solo, sapientemente riarrangiate dalla band in chiave swing e un po' reggae (quanto mi diverte!), e interpreto la mamma di Savino da giovane (e finalmente posso sfoggiare la mia cadenza pugliese, alla faccia delle regole di dizione!). Per me è un'esperienza nuova ed emozionante, che mi permette di lavorare al fianco di grandi artisti, di recuperare le mie radici e di esibirmi nella mia terra d'origine: davvero il massimo! Ogni replica è una prova, in cui desidero dimostrare di essere all'altezza dei miei colleghi di palco e onorare la fiducia che mi è stata data!

Questa sera sarà una tappa speciale, perché ci troveremo nella suggestiva cornice di Ostuni, la perla della Murgia barese, con le sue caratteristiche abitazioni connotate da un bianco abbagliante: una scenografia naturale che aggiungerà sapore allo spettacolo.

Per chi si trovasse in Puglia, l'invito è d'obbligo: ore 21.30 presso il Chiostro municipale. Altrimenti vi aspetto il 14 agosto ad Alberobello, un'altra location straordinaria con i suoi inconfondibili trulli.

Non mi resta che dire: BEATO A CHI SI PUGLIA!!



Panorama di Ostuni


Uno dei caratteristici vicoli di Ostuni


mercoledì 18 luglio 2012

A CHE PUNTO SIAMO?

Sono passati quasi sei mesi dalla nascita di questo blog e mi  piace l'idea di fare una sorta di 'bilancio' dell' esperienza fatta fin qui. Sicuramente è molto positivo: il fatto di poter condividere pensieri, parole, immagini, consigli e suggestioni anche solo sul web è esaltante! Certo vorrei avere più tempo per scrivere e andare in giro a scattare foto laddove viene catturata la mia attenzione, ma i tanti e diversi impegni di lavoro hanno chiaramente la precedenza. 



                


Mi auguro quindi che i mesi che ci separano dalla fatidica data del 22 dicembre, la tanto temuta 'fine del mondo', mi consentano di dedicare maggior cura e attenzione a questo diario virtuale; che come ho scritto nel mio primo post, vuole essere uno spazio in cui condividere tutto ciò che di bello ci circonda, che spesso non vediamo o trascuriamo, e che invece può nutrire la nostra anima. Perché in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, ce n'è davvero bisogno.


P.s. Io vado avanti anche dopo il 22 dicembre... a prescindere : ) !


lunedì 16 luglio 2012

ODE ALLA VITA

A chi non è mai capitato di imbattersi in questi bellissimi versi, che i più attribuiscono a Pablo Neruda? Forse in pochi non conoscono ancora quest'ode, ma questo non vuol dire che tutti gli altri riescano sempre a vivere ispirandosi ad essa! Ecco perché io la tengo in bella vista a casa, per poterla rileggere ogni tanto, e oggi ho deciso di postarla anche sul mio blog. Ode alla vita non  è soltanto, come può sembrare, un invito a vivere in maniera appassionata e istintiva, senza farsi frenare dalle paure, dalle abitudini e dalle convenzioni sociali; ma è anche un monito a  'coltivarsi': a migliorarsi leggendo, ascoltando musica, viaggiando; ed infine, un invito ad essere costanti e a non mollare nei momenti di difficoltà: la felicità è frutto di un 'lavoro' paziente e fiducioso. Insomma, mi sembra una miniera ricca di saggezza, a cui attingere nei momenti di difficoltà e non solo!


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.


Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'

piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.


Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.


Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.


venerdì 6 luglio 2012

The beauty of Santorini

Oia, Santorini

Could Beauty save Greek economy?! I would say yes, no doubt! In a better world such a beautiful  country like Greece, not to speak about Italy or Spain, would never have financial problems, economical crisis, huge national debt, unemployment, etc. but would be one of the richest areas ever!
Of course we live in the real world and we're experiencing one of the most serious crises of the contemporary age (also because of the corruption of most of our governers, I would say!). 
But we must think positive and try to help our economy and that of other 'suffering' countries by visiting them, enjoying their restaurants and buying some local products. Of course it's not enough, but still it's a way to be close to each other in times of 'war'.
So, if you have not planned your holidays yet, you might consider a trip to Santorini, Mykonos, Crete or Athens as a good idea! You won't regret it, trust me!

La bellezza potrebbe salvare l'economia greca? Direi proprio di sì! In un mondo migliore, posti come la Grecia, per non parlare dell'Italia o della Spagna, non avrebbero problemi economici, crisi finanziarie, debiti nazionali spropositati, disoccupazione, ecc. ma sarebbero tra le nazioni più ricche di tutte!
Ma ovviamente viviamo nel mondo reale e stiamo attraversando una crisi tra le più gravi dell'era contemporanea (anche a causa della corruzione di molti di coloro che ci governano, aggiungerei!).
Ma cerchiamo di pensare positivo e di aiutare le economie dei paesi più 'sofferenti' visitandoli, assaggiando la cucina locale nei ristoranti o acquistando prodotti artigianali. Certo non è molto, ma almeno è un modo per essere vicini in 'tempi di guerra'.
Dunque, se ancora non avete programmato le vostre vacanze, un bel viaggio a Santorini, Mykonos, Creta o Atene non sarebbe una cattiva idea! Non ve ne pentirete!









mercoledì 27 giugno 2012

YOGA IN VACANZA


VIVERE BENE IN VACANZA CON LO YOGA


Con oggi si chiude il mio ciclo di lezioni di Hatha Yoga a Buongiorno Cielo e vorrei lasciarvi con qualche semplice indicazione per vivere meglio le vacanze estive, che spesso per molti si trasformano in un'ulteriore occasione di stress.

1. Per prima cosa direi di abbandonare l'idea che la vera vacanza sia partire per una meta esotica in un resort a 5 stelle! Il vero privilegio, dopo un anno passato a lavorare e a star dietro a mille impegni, è avere tempo per se stessi, vivere lentamente restando 'in ascolto' di sé e dei propri bisogni. Quindi possiamo rimandare i viaggi ai periodi di bassa stagione e restare a casa, dedicando tempo alle piccole cose che trascuriamo tutto l'anno, oppure semplicemente rilassarci leggendo, vedendo quei film che non riusciamo mai a vedere, passeggiando alla riscoperta della città in cui viviamo. 

2. Sempre nell'ottica di recuperare il contatto con noi stessi (lo stress, l'ansia derivano anche dall'essere 'scissi', 'scollati' dal nostro vero io, dal vivere inseguendo bisogni indotti dall'esterno, ma che non ci appartengono), consiglio di prendere un quadernetto, un piccolo diario, dove annotare pensieri, sensazioni, emozioni nei nostri giorni di ferie. A parte il fatto che resta un esercizio utile per tornare a scrivere usando carta e penna (ormai scriviamo solo su telefoni e pc!), questo è un modo per contattare la nostra parte più intima e metterla nero su bianco, per 'vederla' meglio e prenderne consapevolezza.

3. Terzo consiglio, chiaramente, non può che essere quello di mettere da parte gli alibi invernali che ci impediscono di fare attività fisica, e trovare tempo per passeggiare, fare lunghe nuotate (anche in piscina per chi non avesse il mare dove abita) ed eseguire qualche esercizio di yoga. Su Youtube trovate tutti gli esercizi che abbiamo svolto durante l'anno, ma ho pensato anche ad una sequenza specifica, che possa costituire un buon allenamento da fare tutti i giorni per 10 minuti.

Buon allenamento e buone vacanze a tutti!


http://www.youtube.com/watch?v=KjddfXwlXS4

domenica 10 giugno 2012

Roma Yoga Festival

ROMA YOGA FESTIVAL 
Villa Pamphilj
8-10 GIUGNO 2012




Si svolge a Roma in questi giorni la 5a edizione romana dello Yoga Festival: tre giorni di pratica, meditazione, seminari, performance e tanto altro. Tema di quest'anno è l'imperativo 'Let's change' , un invito al cambiamento, nell'ottica di ricercare una spiritualità contemporanea che si adatti ai tempi che stiamo vivendo. 
Inevitabile pensare alla frase pronunciata da Gandhi 'Be the change you want to see in the world': se vogliamo che il mondo cambi e diventi migliore, dobbiamo cominciare col cambiare noi stessi. E allora, buon cambiamento a tutti!




















venerdì 25 maggio 2012

Arte a Roma


ARTE CONTEMPORANEA
 AL MACRO DI ROMA




E' il colore tridimensionale di Robert Sagerman a conquistare il gradino più alto del mio personalissimo podio al Macro Testaccio di Roma. Olio su tela, nel senso letterale del termine: i pigmenti si materializzano sulla tela e si proiettano nello spazio secondo una misteriosa architettura, creando insoliti effetti volumetrici. Che da vicino si apprezzano ancora meglio (cliccate pure sulle foto!).




Era la mia prima volta a Macro Testaccio e ho potuto ammirare la valorizzazione delle varie sale che una volta ospitavano il mattatoio cittadino. Non sono un'esperta di arte, ma una grande appassionata sì! Non perdo occasione, quando viaggio, per visitare i maggiori musei e le gallerie delle città che mi ospitano.. ma in realtà devo ammettere che me ne mancano ancora tanti da vedere a Roma!







Nomi di spicco di questa raccolta al Macro sono sicuramente i vari De Chirico, Boetti e Fontana...








Ma tantissimi altri sono gli artisti presenti in galleria.





























Insomma, c'è da perdere la testa!




 ENJOY!!!




martedì 22 maggio 2012

To my friends all over the world

This post is for the people I met all over the world and that unfortunately I can't see very much.
I'll try to write in English more often so that you'll feel more involved in my project!
One time my dear friend Djassi that lives in NY told me:" Fra you should go international". You were right, Dja, and even if I waited for quite long, I am taking your advice now!
I hope this message find you well, my friends.
Lots of love,
Francesca

sabato 19 maggio 2012

L'eredità di Falcone e Borsellino

Sono di rientro da una serata alla Casa del Cinema di Villa Borghese, che in occasione dell'imminente anniversario (il 20°) delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, ha proiettato il docu-film "Uomini soli", dedicato agli uomini uccisi dalla mafia: Dalla Chiesa, Latorre, Falcone, Borsellino e tantissimi altri. 

Grazie a uomini come loro la lotta alla mafia ha fatto grandi passi in avanti, ma come emerge dal film, non è questo il loro lascito più grande. Sebbene sapessero di rischiare costantemente la vita, questi uomini non si sentivano eroi, o perlomeno non amavano sentirsi appellare in questo modo. Credevano fortemente in quello che facevano e lavoravano con estremo rigore. 

Dopo la morte di Falcone, Borsellino ha ben presente che il prossimo bersaglio sarà lui. Ma agli amici che gli consigliano di mollare tutto e abbandonare l'incarico, risponde sconcertato: "Come posso tradire tutti quei cittadini che credono nel nostro operato?" Ecco, è il suo senso del dovere, il voler fare bene il proprio mestiere, quello che spinge Borsellino a restare al suo posto e lo trasforma in un eroe.

Ed è questo il grande valore che dovremmo recuperare in un momento di crisi come quello attuale, per poi trasferirlo nella nuova era che ci attende: fare bene il proprio mestiere è il  primo modo per rendere migliore il mondo in cui viviamo.

Non importa che tu sia magistrato, poliziotto, medico, parrucchiere, avvocato, autista, ballerino o insegnante di yoga: facendo bene il tuo lavoro, con serietà e passione, avrai già dato il tuo più grande contributo alla società. Non servono eroi per salvare il mondo, ma persone con coscienza e integrità, che sappiano dire dei no importanti e proseguire su un cammino fatto di impegno e amore per il proprio mestiere.

Stasera mi sembra ancora più chiaro: questi Uomini non sono morti invano.



domenica 6 maggio 2012

Il sale della vita


Oggi mi sono concessa uno di quei lussi che raramente capita di questi tempi: un pomeriggio di beato relax facendo qualcosa che mi piace veramente! Dopo un pranzo di lavoro in via di Ripetta, ho ripreso la macchina decisa ad andare al cinema Fiamma per vedere 'Piccole bugie tra amici' di Guillame Canet, ma ahimé l'avevano appena tolto! Allora ho cambiato i miei programmi, ho proseguito verso Piazza delle Repubblica e mi sono fermata davanti alla Feltrinelli, trovando subito parcheggio (il che non guasta!).

Adoro passare del tempo in questa libreria e tra l'altro, da quando l'hanno rimodernata, hanno creato delle postazioni di lettura che rendono ancora più piacevole il 'soggiorno' tra gli scaffali e più agevole la consultazione alla ricerca del fortunato esemplare di testo che tornerà a casa con te.


Sono entrata lì con le idee chiare, cercando un libretto di cui avevo letto su Sette, il magazine del Corriere della Sera, ma ovviamente, nel tanto che lo cercavo, mi sono lasciata incuriosire da volumi di tutt'altro genere e dalla variopinta cancelleria, verso la quale nutro da sempre un'immotivata attrazione (sarà un retaggio dei tempi delle elementari.. il profumo dell'astuccio con le matite nuove, la scelta del diario che ti accompagnerà per tutto l'anno scolastico, i block-notes piccoli piccoli, insomma tutti quei sapori là) ... e così ho deciso di portare a casa con me anche "Voglio vivere così" di Isabel Lovada, una ballerina, attrice, produttrice televisiva, alla ricerca perenne della strada giusta verso l'illuminazione (..mi ricorda qualcuno!!) e un delizioso quadernetto di carta ricilicata, con la copertina a fiori, eletto come mio favorito per gli appunti della prossima produzione a cui lavorerò.


Insomma, il libretto di cui parlavo è davvero piccolino, uno di quei tascabili da portare comodamente in borsa e da leggere senza fatica in metro; uno di quei libricini tipo Il piccolo Principe o Il gabbiano Johnathan Livingstone, che nella loro immediatezza e semplicità sanno rivelarti una nuova visione della vita.
In questo caso però non si tratta di un racconto, ma di una forma letteraria forse nuova: un elenco infinito di frasi, di pensieri, di momenti, di frammenti di quotidiano, che in qualche modo ricorda i lunghi elenchi di "Vieni via con me", il fortunato programma della coppia Fazio-Savio.

Il libretto in questione si chiama "IL SALE DELLA VITA" (titolo allo stesso tempo modesto ed ambizioso) ed è uscito dalla penna di Francoise Hèritier, un'antropologa francese, che come sull'onda di un'irrefrenabile vitalità, ha generato una lunghissima lista di tutte quelle cose, emozioni, piaceri, ma anche sofferenze, che rendono la vita meritevole di essere vissuta e che tutti noi quotidianamente sperimentiamo, talvolta senza soppesarle.
L'elenco è davvero infinito, si trasforma in un irresistibile gioco di richiami al vissuto di ognuno di noi e tante volte ti strappa un sorriso involontario.


Ecco qualche stralcio, preso qua e là, di quelle piccole cose che costituiscono 'il sale della vita': le risate a crepapelle, il caffè al sole, mangiare ciliegie direttamente dall'albero, immaginare la casa dei propri sogni, apparecchiare con cura la tavola, leggere il giornale in pace, fare gli scemi e improvvisare delle imitazioni, le conversazioni interminabili nella penombra, i baci sul collo, il profumo delle brioche calde per strada, fare una gaffe, sorridere a chi non se lo aspetta, dirne quattro ad un cameriere sgarbato, arrivare ad un appuntamento col fiatone, piangere al cinema, soppesare un melone, accorgersi di piacere a qualcuno, parlare alle piante mentre le si innaffia, rivedere un amico d'infanzia, osservare dall'alto un gatto che non sa di essere guardato, sussurrare al telefono, avere con sé l'ombrello quando serve, trovare un bel paio di occhiali da sole, vincere la propria pigrizia e la paura del cambiamento, cantare a squarciagola, restarci male perché i ciottoli di fiume perdono i loro magnifici colori quando si asciugano.. e così via.


Non è meraviglioso?! Io lo trovo imperdibile!!


martedì 1 maggio 2012

Infuso limone e zenzero

Una delle abitudini più sane e salutari per tutti è senz'altro quella di sorseggiare ogni giorno 2-3 tazze di tè verde, ricco di antiossidanti, o una tisana alle erbe, dalle proprietà depurative o rilassanti. Quando poi tale abitudine diventa un rito celebrato in compagnia di qualche amico, allora si trasforma in un momento di benessere al quadrato!


Da poco ho scoperto un posto carinissimo a Roma, vicino al Colosseo: il Propaganda.. Ambiente in stile parigino, personale super cool e gentile.. Ti servono il tè e gli infusi in enormi teiere di ceramica decorata e tazze 'del servizio buono della nonna' dal sapore retrò. Il mio preferito è l'infuso limone e zenzero, una vera delizia e una sferzata di energia! Il tutto è accompagnato da biscotti assortiti: i 'brutti ma buoni', le ciambelline al vino (che adoro!!), i cookies al cioccolato, le madalaine (i famosi biscottini celebrati da Proust nel suo "Alla ricerca del tempo perduto") e i coloratissimi macaron.. insomma, ce n'è per tutti i palati! 


Ci passerei tutti i pomeriggi in questo posto, anche in compagnia di un buon libro o per trovare ispirazione per i miei scritti... ma non essendo proprio in zona, cerco di ricreare quell'atmosfera rilassata e ispiratrice anche a casa mia.. tanto tè e tisane non mancano mai e lo zenzero lo trovo comodamente al supermercato!


Buona tisana a tutti!





domenica 15 aprile 2012



RITROVARE EQUILIBRIO E STABILITA' CON LO YOGA
Appuntamento domattina alle 8.00 su Buongiorno Cielo!


sabato 7 aprile 2012

Risvegliare la nostra energia con lo yoga


Ci sono periodi dell'anno in cui è più facile sentirsi stanchi e spossati a causa di vari fattori. Ad esempio, in questo periodo (siamo ad Aprile) abbiamo addosso il peso dei freddi e faticosi mesi invernali, ci troviamo ad affrontare il cambio di stagione, che in molti casi comporta le fastidiose allergie primaverili, o semplicemente avvertiamo una certa indolenza, che ben si riassume nel detto popolare 'Aprile, dolce dormire'!


In periodi come questo, sentiamo il bisogno di un'iniezione di energia e di vitalità. Come fare?

Senza dubbio, un primo rimedio è quello di cominciare a trascorrere più tempo all'aria aperta: le temperature sono più miti, quindi non c'è nulla di più sano e semplice di una passeggiata alla luce del sole!

In secondo luogo, é consigliabile modificare un po' la nostra alimentazione, cominciando a fare pasti più leggeri: abbandoniamo i condimenti pesanti dei mesi invernali e facciamo il pieno di vitamine con frutta e verdura di stagione.

E poi, naturalmente, dedichiamoci al benessere del corpo con lo yoga, inserendo nella nostra routine degli esercizi "energizzanti", che aumentano cioè il livello di energia nel nostro corpo.


L'energia è sempre presente nel nostro organismo (sia che la si immagini come carburante che utilizziamo per compiere tutte le nostre attività sia che la si pensi come fenomeno elettrico).

Nella maggior parte dei casi però non la percepiamo, ecco perché è necessario 'aumentare il voltaggio', per così dire, attraverso degli esercizi specifici che ci aiutino a prenderne coscienza.

Oggi vediamo alcuni di questi esercizi rivitalizzanti, che comportano sicuramente delle difficoltà, ma proprio per questo ci spingono a superare i nostri limiti e aumentano il livello energetico del nostro corpo.



http://www.youtube.com/watch?v=Qt1EZCyfkas

Rinforzare i dorsali

http://www.youtube.com/watch?v=F4ZTtlBzSSA

Rinforzare gli addominali

http://www.youtube.com/watch?v=zc8MUW9QhKg

domenica 4 marzo 2012

Multitasking bye-bye


Noi donne siamo le portabandiera del multitasking: perché svolgere comodamente un compito per volta quando ci viene facile combinarne due o tre insieme? Perché rinunciare a quel “sottile” senso di superiorità nei confronti del maschio, che invece ostenta beato i suoi limiti e si concede il lusso di fare una cosa alla volta?
E se ci stessimo perdendo qualcosa?

Sin da piccole impariamo l'arte di conciliare più attività contemporaneamente: studiamo ascoltando musica, ci trucchiamo parlando al telefono, oppure cuciniamo mentre rigoverniamo casa. Io per prima, non sono mai riuscita a fare una cosa per volta, mi sembrava di perdere tempo... E così, ad esempio, studiavo facendo stretching sul lettone dei miei oppure, quando ero in giro a piedi o in macchina, ascoltavo le cassettine dei corsi di lingue, per perfezionare il mio inglese.

Ultimamente, però, comincio a perdere colpi: l'altra sera, parlavo al telefono con mia madre, tenendo il cellulare tra l'orecchio e la spalla, nel frattempo lavavo i piatti e mi preparavo la cena; al momento di versare la pasta nell'acqua bollente ho fatto cadere i rigatoni dappertutto e il telefono è finito nel lavandino!
Mi sa che mi sono davvero sopravvalutata: sarà forse arrivato il momento di imparare a concentrare l'attenzione su una singola azione, senza tentare ogni volta di sfidare la sorte con inutili acrobazie?

Uno spunto di riflessione mi è arrivato da un libro molto interessante, che consiglio a tutti: Alchimia emotiva, di Tara Bennet-Golemann, una psicoterapeuta americana. Il testo si propone come una sintesi tra le terapie cognitivistiche occidentali e la psicologia buddhista, che mira ad aiutarci a superare alcuni schemi emotivi dolorosi e a farci raggiungere la felicità.
L'assunto di base è che molte delle cose che facciamo nella vita sono condizionate da abitudini inconsce, e il primo passo per cambiarle è diventare consapevoli di quello che facciamo e di come agiamo.
A questo scopo, diventa importante imparare a fare una cosa per volta: concentrando tutta la nostra attenzione su una singola attività, il nostro agire perde meccanicità e diventa più consapevole.

Il primo esercizio proposto dalla Bennet è quello di imparare a mangiare con piena coscienza; concentrarsi su questa singola azione, ci fa rendere conto di quanti aspetti e sfumature ci perdessimo prima: il cibo acquista più sapore, la masticazione è più lenta e regolare, prendiamo coscienza più rapidamente del senso di sazietà.
Un secondo esercizio, è quello di camminare con piena coscienza: in questo modo, saremo più attenti a come facciamo i passi, a come ditribuiamo il peso del corpo e osserveremo più coscientemente quello che incontriamo lungo il nostro tragitto. Tutto ciò ci renderà più lucidi, meno distratti e quindi più presenti a noi stessi.

L'obiettivo di questi esercizi è quello di apprendere il modello della piena coscienza nel mangiare e nel camminare e trasferirlo ai nostri comportamenti, alle nostre azioni quotidiane, in modo da prendere coscienza delle abitudini che ormai sono automatiche e ci impediscono di progredire.

Ecco, dunque, il punto: abbandonare la modalità multitasking non vuol dire rinunciare ad essere efficienti e organizzate, ma imparare a vivere a pieno ogni esperienza, ogni momento, scegliendo di volta in volta come agire, senza riprodurre vecchi schemi di comportamento che non ci fanno crescere. Adottare lo schema maschile “one task at a time” ci permette di aprire la mente a soluzioni diverse e di sperimentare il nuovo. Sarà forse questa la ragione per cui gli uomini progrediscono più rapidamente di noi in certi campi?!

In ogni caso, vale la pena provarci: diciamo addio, almeno per un po' al multitasking, e proviamo a goderci una cosa alla volta, a focalizzarci su un'azione per volta. E quando proprio saremo costrette a conciliare tante attivita', specie se si è mamme oltre che lavoratrici? Impariamo a delegare, anche ai nostri tanto amati uomini!