venerdì 25 maggio 2012

Arte a Roma


ARTE CONTEMPORANEA
 AL MACRO DI ROMA




E' il colore tridimensionale di Robert Sagerman a conquistare il gradino più alto del mio personalissimo podio al Macro Testaccio di Roma. Olio su tela, nel senso letterale del termine: i pigmenti si materializzano sulla tela e si proiettano nello spazio secondo una misteriosa architettura, creando insoliti effetti volumetrici. Che da vicino si apprezzano ancora meglio (cliccate pure sulle foto!).




Era la mia prima volta a Macro Testaccio e ho potuto ammirare la valorizzazione delle varie sale che una volta ospitavano il mattatoio cittadino. Non sono un'esperta di arte, ma una grande appassionata sì! Non perdo occasione, quando viaggio, per visitare i maggiori musei e le gallerie delle città che mi ospitano.. ma in realtà devo ammettere che me ne mancano ancora tanti da vedere a Roma!







Nomi di spicco di questa raccolta al Macro sono sicuramente i vari De Chirico, Boetti e Fontana...








Ma tantissimi altri sono gli artisti presenti in galleria.





























Insomma, c'è da perdere la testa!




 ENJOY!!!




martedì 22 maggio 2012

To my friends all over the world

This post is for the people I met all over the world and that unfortunately I can't see very much.
I'll try to write in English more often so that you'll feel more involved in my project!
One time my dear friend Djassi that lives in NY told me:" Fra you should go international". You were right, Dja, and even if I waited for quite long, I am taking your advice now!
I hope this message find you well, my friends.
Lots of love,
Francesca

sabato 19 maggio 2012

L'eredità di Falcone e Borsellino

Sono di rientro da una serata alla Casa del Cinema di Villa Borghese, che in occasione dell'imminente anniversario (il 20°) delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, ha proiettato il docu-film "Uomini soli", dedicato agli uomini uccisi dalla mafia: Dalla Chiesa, Latorre, Falcone, Borsellino e tantissimi altri. 

Grazie a uomini come loro la lotta alla mafia ha fatto grandi passi in avanti, ma come emerge dal film, non è questo il loro lascito più grande. Sebbene sapessero di rischiare costantemente la vita, questi uomini non si sentivano eroi, o perlomeno non amavano sentirsi appellare in questo modo. Credevano fortemente in quello che facevano e lavoravano con estremo rigore. 

Dopo la morte di Falcone, Borsellino ha ben presente che il prossimo bersaglio sarà lui. Ma agli amici che gli consigliano di mollare tutto e abbandonare l'incarico, risponde sconcertato: "Come posso tradire tutti quei cittadini che credono nel nostro operato?" Ecco, è il suo senso del dovere, il voler fare bene il proprio mestiere, quello che spinge Borsellino a restare al suo posto e lo trasforma in un eroe.

Ed è questo il grande valore che dovremmo recuperare in un momento di crisi come quello attuale, per poi trasferirlo nella nuova era che ci attende: fare bene il proprio mestiere è il  primo modo per rendere migliore il mondo in cui viviamo.

Non importa che tu sia magistrato, poliziotto, medico, parrucchiere, avvocato, autista, ballerino o insegnante di yoga: facendo bene il tuo lavoro, con serietà e passione, avrai già dato il tuo più grande contributo alla società. Non servono eroi per salvare il mondo, ma persone con coscienza e integrità, che sappiano dire dei no importanti e proseguire su un cammino fatto di impegno e amore per il proprio mestiere.

Stasera mi sembra ancora più chiaro: questi Uomini non sono morti invano.



domenica 6 maggio 2012

Il sale della vita


Oggi mi sono concessa uno di quei lussi che raramente capita di questi tempi: un pomeriggio di beato relax facendo qualcosa che mi piace veramente! Dopo un pranzo di lavoro in via di Ripetta, ho ripreso la macchina decisa ad andare al cinema Fiamma per vedere 'Piccole bugie tra amici' di Guillame Canet, ma ahimé l'avevano appena tolto! Allora ho cambiato i miei programmi, ho proseguito verso Piazza delle Repubblica e mi sono fermata davanti alla Feltrinelli, trovando subito parcheggio (il che non guasta!).

Adoro passare del tempo in questa libreria e tra l'altro, da quando l'hanno rimodernata, hanno creato delle postazioni di lettura che rendono ancora più piacevole il 'soggiorno' tra gli scaffali e più agevole la consultazione alla ricerca del fortunato esemplare di testo che tornerà a casa con te.


Sono entrata lì con le idee chiare, cercando un libretto di cui avevo letto su Sette, il magazine del Corriere della Sera, ma ovviamente, nel tanto che lo cercavo, mi sono lasciata incuriosire da volumi di tutt'altro genere e dalla variopinta cancelleria, verso la quale nutro da sempre un'immotivata attrazione (sarà un retaggio dei tempi delle elementari.. il profumo dell'astuccio con le matite nuove, la scelta del diario che ti accompagnerà per tutto l'anno scolastico, i block-notes piccoli piccoli, insomma tutti quei sapori là) ... e così ho deciso di portare a casa con me anche "Voglio vivere così" di Isabel Lovada, una ballerina, attrice, produttrice televisiva, alla ricerca perenne della strada giusta verso l'illuminazione (..mi ricorda qualcuno!!) e un delizioso quadernetto di carta ricilicata, con la copertina a fiori, eletto come mio favorito per gli appunti della prossima produzione a cui lavorerò.


Insomma, il libretto di cui parlavo è davvero piccolino, uno di quei tascabili da portare comodamente in borsa e da leggere senza fatica in metro; uno di quei libricini tipo Il piccolo Principe o Il gabbiano Johnathan Livingstone, che nella loro immediatezza e semplicità sanno rivelarti una nuova visione della vita.
In questo caso però non si tratta di un racconto, ma di una forma letteraria forse nuova: un elenco infinito di frasi, di pensieri, di momenti, di frammenti di quotidiano, che in qualche modo ricorda i lunghi elenchi di "Vieni via con me", il fortunato programma della coppia Fazio-Savio.

Il libretto in questione si chiama "IL SALE DELLA VITA" (titolo allo stesso tempo modesto ed ambizioso) ed è uscito dalla penna di Francoise Hèritier, un'antropologa francese, che come sull'onda di un'irrefrenabile vitalità, ha generato una lunghissima lista di tutte quelle cose, emozioni, piaceri, ma anche sofferenze, che rendono la vita meritevole di essere vissuta e che tutti noi quotidianamente sperimentiamo, talvolta senza soppesarle.
L'elenco è davvero infinito, si trasforma in un irresistibile gioco di richiami al vissuto di ognuno di noi e tante volte ti strappa un sorriso involontario.


Ecco qualche stralcio, preso qua e là, di quelle piccole cose che costituiscono 'il sale della vita': le risate a crepapelle, il caffè al sole, mangiare ciliegie direttamente dall'albero, immaginare la casa dei propri sogni, apparecchiare con cura la tavola, leggere il giornale in pace, fare gli scemi e improvvisare delle imitazioni, le conversazioni interminabili nella penombra, i baci sul collo, il profumo delle brioche calde per strada, fare una gaffe, sorridere a chi non se lo aspetta, dirne quattro ad un cameriere sgarbato, arrivare ad un appuntamento col fiatone, piangere al cinema, soppesare un melone, accorgersi di piacere a qualcuno, parlare alle piante mentre le si innaffia, rivedere un amico d'infanzia, osservare dall'alto un gatto che non sa di essere guardato, sussurrare al telefono, avere con sé l'ombrello quando serve, trovare un bel paio di occhiali da sole, vincere la propria pigrizia e la paura del cambiamento, cantare a squarciagola, restarci male perché i ciottoli di fiume perdono i loro magnifici colori quando si asciugano.. e così via.


Non è meraviglioso?! Io lo trovo imperdibile!!


martedì 1 maggio 2012

Infuso limone e zenzero

Una delle abitudini più sane e salutari per tutti è senz'altro quella di sorseggiare ogni giorno 2-3 tazze di tè verde, ricco di antiossidanti, o una tisana alle erbe, dalle proprietà depurative o rilassanti. Quando poi tale abitudine diventa un rito celebrato in compagnia di qualche amico, allora si trasforma in un momento di benessere al quadrato!


Da poco ho scoperto un posto carinissimo a Roma, vicino al Colosseo: il Propaganda.. Ambiente in stile parigino, personale super cool e gentile.. Ti servono il tè e gli infusi in enormi teiere di ceramica decorata e tazze 'del servizio buono della nonna' dal sapore retrò. Il mio preferito è l'infuso limone e zenzero, una vera delizia e una sferzata di energia! Il tutto è accompagnato da biscotti assortiti: i 'brutti ma buoni', le ciambelline al vino (che adoro!!), i cookies al cioccolato, le madalaine (i famosi biscottini celebrati da Proust nel suo "Alla ricerca del tempo perduto") e i coloratissimi macaron.. insomma, ce n'è per tutti i palati! 


Ci passerei tutti i pomeriggi in questo posto, anche in compagnia di un buon libro o per trovare ispirazione per i miei scritti... ma non essendo proprio in zona, cerco di ricreare quell'atmosfera rilassata e ispiratrice anche a casa mia.. tanto tè e tisane non mancano mai e lo zenzero lo trovo comodamente al supermercato!


Buona tisana a tutti!