lunedì 30 giugno 2014

CHIEDITI SE SEI FELICE


Stamattina leggevo l'intervista a Michael Cunningham sul suo ultimo romanzo, "La regina delle nevi", che racconta l'amore di una coppia, in cui lei si scopre malata terminale di cancro. 
"Tutto accade all'improvviso, nel bel mezzo di un istante banale. Di colpo arriva il dolore. O la gioia".

Così dice Cunningham e così è la vita: un susseguirsi di attimi, gesti, parole e pensieri, che si perderanno senza lasciare traccia, alternati ad istanti precisi, che arrivano, spesso senza preavviso, e ti portano sofferenza e disperazione, felicità o estasi.
Io me li ricordo quegli istanti, quasi dei puntelli nella mia vita, a segnare fasi precise o svolte: lacrime di gioia per un traguardo raggiunto, che all'inizio sembrava impossibile; il dolore straziante nel petto per un amore appena finito; la commozione davanti ad un dipinto o per una melodia capaci di sospendere il tempo…

E mi voglio ricordare di questo preciso istante, in cui scrivo, e penso che sono felice, perché nonostante tutte le imperfezioni che si potrebbero trovare nella mia vita, mi sento viva, capace di godere del momento presente e di progettare per il futuro, soddisfatta di quanto ho realizzato fino ad oggi, di quanto ho amato e sono stata amata, di quanto ho riso e pianto, di quanto ho visto e scoperto del mondo, di quanto ho rischiato e ricevuto dalla vita.

Chi decide cosa serve per essere felici? Lo decide ognuno per sé. Ed è una scelta quotidiana, anzi, una scelta istante per istante.
Io - ora - sono - felice.




PICCOLE BALLERINE CRESCONO

Mi hanno fatto penare ogni tanto durante l'anno, queste piccole monelle! Ma vedendole nel giorno del saggio, così felici e impazienti di esibirsi davanti ai genitori, così affezionate e dolci nei miei confronti, ho sentito subito che mi mancheranno… E poi il pensiero è volato alle mie maestre di danza: ora sì che comprendo davvero il valore del loro lavoro e della loro dedizione! 








domenica 8 giugno 2014

CAMBIO DI STAGIONE, CAMBIO DI VITA

Decisamente  in ritardo  rispetto agli altri  anni, quest'anno mi  accingo  a fare il cambio di stagione  solo oggi,  8 giugno. Il tempo è stato incerto fino a qualche giorno fa e poi,  boom,  è scoppiato il caldo  tutto d'un tratto. Ho bisogno di recuperare un po' di shorts, canotte, abitini leggeri  da portare in città, e anche tutta la roba del mare che non vedo l'ora di riindossare.

Ma quest'anno il cambio di stagione mi ispira qualcosa in più di un semplice "trasloco" d'abiti dalle retrovie alla pole position. È da un po' che patisco il sovraffollamento del mio armadio: la mole di indumenti stipata sulle mensole e sulle grucce risulta sempre più invasiva e prepotente. E a ben guardare, la maggior parte delle cose, sono "pezzi" accumulati negli anni delle tournée teatrali, dove in ogni città in cui approdavamo con lo spettacolo di turno, il tempo libero era spesso dedicato allo shopping "compulsivo". Sono cose che non metto più, e che non comprerei mai ora, ma che rappresentano una fase della mia vita, ovvero il momento della mia emancipazione da studentessa squattrinata a ballerina professionista. I primi soldi veri guadagnati come artista "andavano spesi", quasi a testimoniare il nuovo status raggiunto. Che cosa ridicola, a pensarci oggi! Quanto è bello comprarsi qualcosa che ti piace davvero, ma quanto è diverso dal comprare a tutti i costi solo perché puoi permettertelo. Per fortuna quella fase è durata poco e oggi guardo, cerco e scelgo con più cura cosa portare a casa e nel mio guardaroba.

Comunque, tant'è, questa volta sono benintenzionata. Al grido di "less is more" eliminerò dall'armadio tutto quello che non indosso da anni o che non mi piace più, e lo distribuirò tra amiche, mercatino dell'usato e bidoni gialli della Caritas, cosicché gli abiti trovino nuova vita. Mentre io ne guadagnerò in spazio, leggerezza e senso di libertà. Vado!


FIRENZE SHORT FILM FESTIVAL 2014


Si è svolta il 6 giugno, nella splendida cornice della Limonia di Villa Strozzi, la prima edizione del Firenze Short Film Festival, rassegna e concorso di cortometraggi che rappresenta un'assoluta novità nel panorama culturale fiorentino. Nonostante i timori del debutto, i dubbi sulla partecipazione del pubblico e i cambiamenti di scaletta dell'ultimo minuto, la serata è andata benissimo e pure la presentatrice (ovvero la sottoscritta) pare se la sia cavata bene : ) È stata una festa del cinema, che ha dimostrato come non sia sempre necessario disporre di grandi fondi per fare bene, ma come contino soprattutto l'entusiasmo e la sinergia tra le persone. Complimenti quindi ad Arseniko, Officinecreative e TuttaFirenze per il lavoro svolto e un grazie personale ad Andrea Musco per avermi coinvolto. Arriverderci alla prossima edizione del Festival!