lunedì 14 luglio 2014

ANCORA SUL PART TIME

Un articolo su Repubblica di oggi sembra far eco al mio post della settimana scorsa, ma a sostenere la tesi del "lavorare meno per vivere meglio" è una voce ben più autorevole della mia, ovvero quella di Larry Page, fondatore di Google. 

Varcata la soglia dei 40 anni e, soprattutto raggiunta una fortuna di 32 miliardi di dollari (quanti sono in euro?!?), Page pare aver compreso che non sono i soldi a dare il benessere, bensì "una casa, la sicurezza e opportunitá per i figli" e tutto sommato per raggiungere questi obiettivi non servirebbe lavorare a tutte le ore, 6 giorni su 7. Si spinge oltre Richard Branson, patron della Virgin, il quale afferma che lavorare meno ha conseguenze sociali, ovvero se si lavora meno, qualcun altro troverà da lavorare: è la logica del tanto discusso part time. 

Se in America qualcosa si muove, la speranza è che anche da noi si cominci a ripensare ad una redistribuzione delle ore di lavoro, senza arrivare al male estremo dei tagli del personale in esubero, come sta accadendo in questi giorni in Alitalia. Così per dire…


martedì 8 luglio 2014

TEMPO PER SÉ, TEMPO SACRO

Non sono ancora in vacanza, ma il lavoro a luglio cala notevolmente, e così, pur restando in città, riesco finalmente a ritagliarmi momenti di tranquillità tutti per me o semplicemente a fare le cose di tutti i giorni con ritmi meno serrati: tra una lezione e l'altra riesco ad affacciarmi in un negozio per provare qualche abito in saldo, passo a far la spesa senza i minuti contati come accade di solito, ho più tempo per leggere durante il giorno, invece di crollare la sera dopo appena un paio di pagine, anche le pulizie di casa diventano quasi rilassanti…  

Non si potrebbe vivere tutto l'anno così, lavorando mezza giornata e dedicandosi alla vita vera il resto del tempo?! Ecco, io non parlo tanto per me stessa, perché mi sono scelta un mestiere che è anche una passione, ma penso a tutti quelli che sono chiusi in ufficio dalle 8.00 alle 20.00 ad occuparsi di cose di cui farebbero volentieri a meno e poi sono costretti a vivere la loro vita, i loro interessi e le relazioni, nei ritagli di tempo!

Che epoca strana la nostra… sono convinta che in futuro si andrà verso un lavoro più flessibile, concentrato e produttivo, e per questo ben pagato; verrà un momento in cui si darà più valore al tempo per sé, per la famiglia e per gli altri, a discapito del lavoro forsennato e della carriera; un'era in cui il part time e la settimana corta saranno obbligatori, anche per dividere il lavoro fra tutti ("lavorare di meno, lavorare tutti", come diceva il filosofo francese André Gorz).

Chissà…