sabato 19 maggio 2012

L'eredità di Falcone e Borsellino

Sono di rientro da una serata alla Casa del Cinema di Villa Borghese, che in occasione dell'imminente anniversario (il 20°) delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, ha proiettato il docu-film "Uomini soli", dedicato agli uomini uccisi dalla mafia: Dalla Chiesa, Latorre, Falcone, Borsellino e tantissimi altri. 

Grazie a uomini come loro la lotta alla mafia ha fatto grandi passi in avanti, ma come emerge dal film, non è questo il loro lascito più grande. Sebbene sapessero di rischiare costantemente la vita, questi uomini non si sentivano eroi, o perlomeno non amavano sentirsi appellare in questo modo. Credevano fortemente in quello che facevano e lavoravano con estremo rigore. 

Dopo la morte di Falcone, Borsellino ha ben presente che il prossimo bersaglio sarà lui. Ma agli amici che gli consigliano di mollare tutto e abbandonare l'incarico, risponde sconcertato: "Come posso tradire tutti quei cittadini che credono nel nostro operato?" Ecco, è il suo senso del dovere, il voler fare bene il proprio mestiere, quello che spinge Borsellino a restare al suo posto e lo trasforma in un eroe.

Ed è questo il grande valore che dovremmo recuperare in un momento di crisi come quello attuale, per poi trasferirlo nella nuova era che ci attende: fare bene il proprio mestiere è il  primo modo per rendere migliore il mondo in cui viviamo.

Non importa che tu sia magistrato, poliziotto, medico, parrucchiere, avvocato, autista, ballerino o insegnante di yoga: facendo bene il tuo lavoro, con serietà e passione, avrai già dato il tuo più grande contributo alla società. Non servono eroi per salvare il mondo, ma persone con coscienza e integrità, che sappiano dire dei no importanti e proseguire su un cammino fatto di impegno e amore per il proprio mestiere.

Stasera mi sembra ancora più chiaro: questi Uomini non sono morti invano.



6 commenti:

  1. Concordo pienamente con Lei, e mi rallegra constatare che giovani come Lei, nonostante la giovane età, che parrebbe far propendere verso la spuperficialità o l'assenza di interessi nei confronti delle problematiche sociali e storiche di grande attualità, abbiano in sé tanta saggezza.
    Nonostante il mio animo oggi, a causa del delittuoso, vile, crudele, disumano, vigliacco attentato dinamitardo consumato nella città di Brindisi, grondi pessimismo verso il prossimo, desidero aprirmi alla speranza, e Lei me ne ha dato l'opportunità. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie.

      Io ora provo solo tanto dolore e rabbia. Ieri ho scritto questo post con tanta speranza, ma tragedie come quelle di oggi sono una coltellata al cuore, al mio cuore, ma soprattutto al cuore di un Paese come il nostro, che in questo momento di crisi invece di unire le forze e tirar fuori il meglio delle sue risorse, uccide e uccide giovani vite, che non hanno colpa alcuna.

      Domani tornerò a coltivare la speranza, ma stasera ho solo lacrime per Melissa, la sua famiglia, Brindisi e tutta la Puglia, la mia terra,
      e tanta rabbia per quei bastardi senz'anima che hanno messo in atto una simile barbarie!

      Elimina
  2. Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. (Paolo Borsellino)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Leon, tu e i tuoi colleghi guardie giurate fate un mestiere duro e pericoloso, in cui non può esserci paura. Quindi le tue non sono solo parole, ma un impegno quotidiano a lavorare per la sicurezza del Paese. Grazie!

      Elimina
  3. Credo che oltre a fare bene il proprio mestiere, inteso come lavoro, l'insegnamento di Falcone, Borsellino, e tante altre vittime "minori" della mafia sia quello di vivere con coscienza il proprio essere cittadino. Il che significa rispettare le regole della società civile, vivere con dignità, avere il coraggio di fare la cosa giusta, anche quanto comporta dei sacrifici.
    Questi uomini sono, e saranno sempre per me, un esempio a cui guardare con ammirazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Milkfree, condivido questa giustissima osservazione.
      Essere Cittadini, con la C maiuscola, è il primo dovere di tutti noi. Sono davvero felice che sul mio blog riusciamo a parlare di valori come questi e a condividerli!
      un abbraccio,
      Francesca

      Elimina