martedì 13 maggio 2014

PICCOLE GIOIE QUOTIDIANE 2

Ok, non posso negarlo, alcuni miei post, come quello di ieri, sono un tantino stucchevoli. Ma ne rendo conto, sono "consapevolmente stucchevole" (il che è un'aggravante!). Quindi volendo, potrei decidere di non esserlo piú, o quantomeno sul blog potrei scrivere d'altro per sembrare più figa. Ma sarebbe come autocensurarmi, negare quella parte naif di me che invece esiste. 
E così invece di cambiare registro, rincaro la dose: dopo aver scritto della bellezza della spesa al mercato, non posso non decantare un'altra attività che trovo estremamente benefica e rilassante, ovvero: innaffiare le piante.

Anche in questo caso ritornano l'elemento acqua e l'elemento terra (devo indagare se siano legati a qualche trauma infantile!) e ritornano la lentezza e il prendersi cura, tutti aspetti che generano pace e tranquillità. Perché, senza tirare in ballo la "green therapy", vuoi mettere? Nutrire settimana dopo settimana le tue piantine e veder crescere il pitosforo verde acquistato nano al vivaio, spuntare le gemme del tuo gelsomino che si trasformanno in deliziosi fiorellini bianchi, proliferare a dismisura nelle fioriere un rosmarino selvatico che profuma di Mediterraneo... Sono soddisfazioni!

E anche quando non hai un balcone a disposizione, ma solo un vasetto sul davanzale, vale lo stesso: ricordarsi della tua pianta, nutrirla, osservarla, prendertene cura, come faceva il Piccolo Principe con la sua rosa, fa di te una persona migliore: forse anche solo un grammo piú felice o un etto meno stressata.
Ok, fine della melassa!


lunedì 12 maggio 2014

PICCOLE GIOIE QUOTIDIANE

Non so voi, ma io trovo fare la spesa rilassante. Certo, quando hai poco tempo e sei costretto ad affrettarti tra gli scaffali di un supermercato in chiusura, per rimediare una cena di fortuna, lo è meno! 

La cosa che mi piace di più però è fare la spesa al mercato, la mattina: aggirarmi tra i vari banchetti colorati, con i tanti venditori, pure colorati  (perché provenienti ormai in gran parte dai paesi asiatici), mi mette di buon umore. 

Avere il tempo di scegliere quali verdure portare a casa, pensando a come cucinarle, fermarmi a curiosare al banco delle spezie, scambiare due battute coi giovani fruttivendoli e rispondere ai vari "buongiorno" che ricevo passando in giro, mi fa stare bene, mi restituisce a una dimensione più umana dell'esistenza. In cui non conta arrivare primo o dimostrare qualcosa a qualcuno, ma si riesce a godere del momento presente e delle piccole cose, si riesce a prendersi cura di sé e degli altri, anche preparando da mangiare, senza fretta. 

Basta così poco se ci pensiamo, per ritrovare la serenità agognata, che ogni tanto ci appare così lontana e inafferrabile! E ora con permesso, vado a preparare il mio risotto con gli spinaci...anzi no, fagiolini e patate... Vabbè ci penso un attimo!

LE MERAVIGLIE DEL MERCATO TRIONFALE

FESTA DELLA MAMMA SU RADIO2

SPECIALE OTTOVOLANTE DEDICATO ALLA FESTA DELLA MAMMA, CON SAVINO ZABA E MASSIMO BAGNATO!!!

sabato 10 maggio 2014

TRA HANUMAN E PASOLINI, cronaca di un sabato romano


Finalmente sabato! Ho una giornata intera da poter riempire come più mi piace e nessun programma.
L'unica certezza che  ho è che non voglio  perdermi la lezione di Bon a Ryoga: oggi la pratica sarà dedicata  alla divinità Hindu Hanuman, il dio Scimmia,  che è l'incarnazione della  devozione, dell'audacia e della perseveranza. Si preannuncia una pratica ricca di aperture e spaccate: adooooro! 

La lezione è bellissima, come sempre, e io mi sento carica e felice, fuori c'è un sole stupendo, perché tornare a casa?! Decido di far tappa al delizioso U-Juice in via Boncompagni, che mi ha consigliato Bianca, per una centrifuga super healthy (da assaggiare assolutamente quella di spinaci, cetriolo, sedano, finocchio, lemon grass e prezzemolo: vedendola così verde può intimorire, ma è squisita!). 

Il posto à carinissimo, easy ma accogliente e luminoso, perfetto per uno snack a metà mattina-pomeriggio o per un pranzetto leggero: ci trovi centrifughe, frullati senza latte e frullati proteici, creme di frutta, caffetteria, American breakfast e poi insalate, tramezzini e dolcetti sfiziosi! 
Check it out www.urbanjuice.it    







Da via Boncompagni proseguo a piedi fino a Piazza della Repubblica e poi mi incammino per via Nazionale. Le vetrine dei negozi hanno poco appeal su di me oggi e così, in pochi minuti, mi ritrovo già davanti al Palazzo delle Esposizioni. L'ultima volta c'ero stata per ammirare i sensuali nudi femminili di Helmut Newton, oggi invece decido che mi lascerò guidare dal percorso multimediale che racconta la vita di Pier Paolo Pasolini e il suo rapporto con la città eterna. 


La mostra è un viaggio profondo nell'esistenza di Pasolini, attraverso molteplici fonti: foto, video, interviste televisive, estratti dai suoi romanzi e dalle sue poesie, bozze di sceneggiature, frammenti dei suoi film proiettati su grandi schermi, appunti, pagine di diario, lettere, articoli di giornale… tutto contribuisce a costruire in maniera vivida l'immagine di Pasolini uomo, artista, intellettuale.




Mi accorgo ben presto di sapere molto meno di quanto credessi su questa figura tanto discussa. Innanzitutto, scopro che Pasolini non era romano, ma friulano; divenne romano d'adozione, partendo dalla periferia e amandola molto, al punto tale da scrivere le sceneggiature di Accattone o di Mamma Roma in romanesco. E non fu solo scrittore e regista, fu soprattutto un grande poeta, come ci tenne a rimarcare Alberto Moravia nel discorso pronunciato al suo funerale. E fu anche un abile pittore e disegnatore.  Suggestivo il suo Autoritratto col fiore in bocca.


Ma sono soprattutto le sue parole, la sua voce, la sua intensità, totalmente priva di affettazione, ad arrivare dritte allo stomaco. Da vero intellettuale qual era, Pasolini è stato interprete del suo tempo,  lucido lettore della realtà che viveva, e tutta la sua opera, le sue provocazioni, il suo desiderio di scandalizzare, non sono stati altro che un tentativo di risvegliare le coscienze sopite dei suoi interlocutori. 

Oggi manca una voce fuori dal coro, una figura di intellettuale e di artista versatile come la sua. Forse anche per questo, le parole di Pasolini restano ancora attualissime e sferzanti come poche, una fonte a cui poter attingere sempre per comprendere i meccanismi della società in cui viviamo.

Torno a casa molto più piena, tanto la pratica di stamattina quanto la mostra del pomeriggio hanno stimolato la mia creatività e ravvivato il mio desiderio di scavare, di andare oltre Maya, il mondo dell'illusione, e di ricercare sempre la verità. Non male per un assolato sabato romano scampato allo shopping!